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venerdì 27 marzo 2015

INDIA TRAVEL DIARY # 3 - JAIPUR part. 2


Dopo la PRIMA PARTE del diario del mio viaggio in India, oggi vi riporto a Jaipur, la spettacolare città rosa capitale dello stato del Rajasthan. Il posto che più mi ha fatto innamorare durante tutta la vacanza; a partire dai palazzi rosa e dalla gente sorridente fino agli edifici che si specchiano nel lago e ai caotici mercati. Anche solo passeggiare per le strade qui è un'esperienza; se avete tempo però non perdetevi:
- AMER FORT, lo spettacolare Forte arrampicato sulle colline di Amber (vedi post precedente)
- JAL MAHAL, ovvero il meraviglioso palazzo costruito al centro del lago
- JANTAR MANTAR, l'osservatorio astronomico con una serie di interessantissime costruzioni atte a studiare il movimento degli astri e l'alternarsi di giorni e stagioni
- CITY PALACE, il complesso stupefacente di edifici e musei con i famosi muri rosati e con le imperdibili "Porte delle Quattro Stagioni"
- HAWAL MAHAL, il simbolico Palazzo dei Venti che appare in tutte le cartoline
- il BAZAR, uno dei più ricchi e colorati che io abbia mai visto
- lo STREET FOOD: rischiatevi una "vendetta di Montezuma" (anzi, del Moghul!) ma assaggiate almeno i dolci da strada... non ve ne pentirete! 

In definitiva potete leggere migliaia di guide o di post sull'India, ma una volta arrivati mai come qui è valido il vecchio consiglio di mettere scarpe comode (ma non per questo meno fashion!) e camminare, camminare e camminare, con i sensi all'erta per non perdersi niente. 

AUDREY TRAVEL TIPS: in India in molte città avere una guida locale è una necessità oggettiva: con un driver vi porterà in tutti i posti più meritevoli, in alcuni edifici vi farà saltare la coda perchè avrà già i biglietti d'ingresso e vi terrà fuori dalle zone più pericolose. Però assicuratevi di avere a disposizione anche del tempo libero: non esplorare Jaipur per proprio conto è un delitto! Piuttosto fatevi accompagnare alla Città Vecchia e poi datevi appuntamento per rientrare. E fate tantissimo shopping: se frugate tra le bancarelle troverete prezzi bassi e, in molti casi, qualità artigianale altissima!

WIFI: chi ama essere sempre connesso tenga presente che in India il wifi è a pagamento praticamente ovunque. Usate sempre le Rupie altrimenti vi faranno dei prezzi assurdi!























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lunedì 2 marzo 2015

INDIA TRAVEL DIARY # 1 - NEW DELHI


Con qualche settimana di ritardo, riesco finalmente a iniziare il mio diario di viaggio. New Delhi, città cosmopolita e internazionale, è il posto delle contraddizioni. Larghi viali alberati e ville sontuose immerse in parchi silenziosi si scontrano con gli edifici fatiscenti della città vecchia dove il rumore dei clacson è costante. Un'umanità variegata popola le strade facendo i lavori più disparati per mettere insieme il pranzo con la cena ma tutti con una dignità e una fierezza incredibili. Passeggiare per le strade affollate e rumorose è di per sè già un'esperienza di quelle che ti fanno capire che valeva la pena metterci 30 ore ad arrivare (ritardo cosmico del volo, non usate Air India a dicembre!). I monumenti che visitiamo sono ugualmente straordinari, nonostante la foschia che li avvolge: imponenti mausolei, siti archeologici, il Minareto che è insieme all'India Gate uno dei simboli della capitale, la Città Vecchia con il trafficato mercato, il Forte Rosso e la Moschea del Venerdì. Un'immersione totale, quasi di corsa (anche per recuperare il ritardo causato dal volo), nei colori, nei suoni e negli odori di una delle megalopoli del mondo orientale ricca di contrasti ma non per questo meno affascinante. 

AUDREY TRAVEL TIPS: la città è immensa anche se le principali cose da vedere sono tutte nella stessa zona. Perdetevi tra i vicoli anche senza una guida: occhi aperti come in qualsiasi grande città ma non fatevi spaventare dal dedalo di viuzze intricate. In generale gli indiani sono gentilissimi con i turisti e parlano tutti inglese. Per gli hotel chiedete a qualcuno che c'è già stato oppure ad una guida locale perchè alcuni sono sconsigliati in quanto probabili obiettivi di attentati. In India il terrorismo è quasi un business purtroppo, almeno secondo la nostra guida: mettono una bomba in un mercato e così si creano posti di lavoro perchè occorre aumentare le misure di sicurezza di hotel e monumenti. Inoltre la popolazione è talmente numerosa e variegata, anche a livello culturale/spirituale, che le tensioni covano finchè non esplodono. Mentre noi eravamo lì hanno messo una bomba a Bangalore. In linea generale il nord è più sicuro ma valgono sempre le regole di quando si visitano paesi così grandi e popolosi. 























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domenica 18 gennaio 2015

VIETNAM DIARY # 6 - HANOI


Hanoi è la capitale politica  e culturale del Vietnam; città di stampo coloniale con un Quartiere Vecchio elegante e decadente allo stesso tempo, ci accoglie con un bel sole e diventa la nostra base per gli ultimi 10/12 giorni di viaggio. Con l'hotel (HANOI LEGACY) siamo fortunati perchè ci assegnano per soli 40 euro a notte in due l'attico: una stanza all'ultimo piano con tanto di vista sulla città, oltre a un letto enorme, un idromassaggio e un delizioso salottino da cui sbirciare la vita vietnamita da un punto privilegiato. Immediatamente decidiamo di utilizzare questo posto come base per visitare il nord del paese attraverso escursioni ad hoc e lo abbandoniamo solo per i due giorni in cui visitiamo la spettacolare Baia di Halong (next post). 
Ad Hanoi basta passeggiare per le vie del Quartiere Vecchio per scoprire angoli caratteristici e interessanti ma i bravi turisti non si possono comunque perdere:
- la prigione di Hoa La, diventata il "Grand Hotel" degli Americani durante la Guerra del Vietnam
- il Museo Etnologico, che spiega benissimo come le decine di etnie presenti in Vietnam riescano a convivere pacificamente
- il Tempio della Letteratura, considerata la più antica università del mondo
- Ho Hoan Kiem lake (il Lago della Spada Restituita) con la popolare Torre della Tartaruga
- il Mausoleo di Ho Chi Min (anche solo dall'esterno) e il relativo museo, interessante e ben allestito. Nella stessa zona ci sono anche la Casa di Ho Chi Min e la Pagoda con un Solo Pilastro. 

Si possono invece perdere senza rimpianti:
- lo spettacolo di marionette sull'acqua, molto pubblicizzato ma anche sopravvalutato secondo me
- il Museo di Storia, che in realtà non è brutto ma sembra un po' un accumulo di roba senza un vero contesto in cui inserire i reperti 


AUDREY TRAVEL TIPS
- per una cena da superchef a prezzi che in Italia ce li sogniamo ma con il gusto vietnamita, andate da GREEN TANGERINE (circa 40 euro a persona vino incluso). Cibo gourmet molto buono e locale raffinatissimo. 
- per lo shopping evitate le bancarelle delle vie principali, cariche di paccottiglia, ma addentratevi nei vicoli più stretti; qui con un po' di pazienza troverete boutique e negozi di artigianato di qualità decisamente superiore. 
- un ultimo consiglio: le escursione prenotate dagli hotel danno un po' di sicurezza sulla qualità ma hanno un costo di circa il doppio rispetto alle agenzie più o meno ufficiali che si trovano ovunque in città. Valutate al momento e chiedete consiglio ad altri ospiti del vostro hotel.



























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